ITINERARIO
Posteggiata l’auto nel Borgo Cappuccetto Rosso, si superano le casette e si trova l’innesto della strada forestale che porta al rif. Vederna. Dopo circa 500mt, si prende a destra il sentiero 736 Sentiero degli Alpini. Percorrendo il versante Nord del Monte Vederna, il sentiero, che prosegue con buona salita verso i Masi, ci riserva sulla destra un panorama mozzafiato sugli abitati di Imer e Mezzano e sulle Pale di San Martino. Dopo circa due ore di cammino, il sentiero inizia a salire in maniera decisa all’interno del Bosco Nero, anche con diversi zig zag ed una corda fissa di una quindicina di metri che potrà agevolare la salita, fino a raggiungere gli Stoli di Morosna (postazioni in tunnel scavati dagli austriaci durante la Prima Guerra Mondiale), dove faremo una breve sosta. Tempo permettendo, da qui si potrà raggiungere in circa 40min, la vetta del Monte Vederna a quota 1584mt sovrastata dall’imponente Croce degli Alpini dove faremo pausa pranzo e si potrà godere di una bellissima veduta sulla vallata. Si riparte per il sentiero 741 e dopo circa 40min., si raggiunge la chiesetta dedicata alla Madonna della Neve ed il rifugio Vederna, dopo si può fare una breve sosta per una birra o il caffè. Riprendendo il sentiero 736 si procede in leggera discesa e dopo 500 mt si raggiungono i prati delle Vederne e i Mas ed ammirare sulla destra il Monte Pavione; procedendo lungo la strada per circa un’ora, incontriamo la Cascata del Salton e faremo tappa obbligata alla fontanella dell’Acqua de Ciòda dove si potranno ricaricare le borracce e scattare delle foto. Continuando lungo la mulattiera, si arriva al bivio dei Masi San Paolo (1011m) dove prenderemo il sentiero a destra, scendendo rapidamente verso la strada provinciale della Val Noana che ci riporterà in circa 45min. alle auto concludendo il nostro giro ad anello.
NOTE
I prati dell’Alpe Vederna, con il suo altopiano a 1.330mt. di altitudine, erano la principale riserva di fieno per le stalle della Valle di Primiero, luoghi dove trovare quiete e relax;
Le creste del Vederna sono ricoperte di boschi, il lato nord è nominato Bosco Nero per la fitta presenza di abeti.
STORIA
Sia all’andata che al ritorno si percorrono sentieri e mulattiere costruiti durante la Grande Guerra; i due tunnel principali degli Stoli di Morosna possono essere illuminati agendo sugli interruttori posti all’entrata delle gallerie. L’avamposto era utilizzato come seconda linea di difesa durante la Grande Guerra; sopra le gallerie c’è l’Osservatorio che merita sicuramente una visita ed era il posto dove l’artiglieria era posizionata; nei suoi pressi si possono ancora riconoscere i resti di alcune trincee che collegavano le postazioni dei prati vicini.