Ciaspolata tutto sommato non impegnativa ma di grande soddisfazione. Si sale per circa quattrocento metri di dislivello godendo di tutti gli ambienti che la montagna può proporre in inverno.
Un incantato bosco innevato, un laghetto ghiacciato (attenzione!), incombenti pareti dolomitiche ed ampi panorami.Dal rifugio Bai de Dones si procede verso est lungo una traccia solitamente frequentata che parte, solo all’inizio, parallelamente alla pista. Inizialmente il percorso si mantiene pianeggiante per iniziare ad alternare severi saliscendi dopo aver superato il laghetto Bai de Dones che, per sicurezza, si può evitare di attraversare, ciaspolando invece sulla sua sinistra. Dopo alcune decine di minuti la traccia si innesta su una più larga pista forestale che proviene da Cianzopè. Continuando a salire, ci si avvicina ai momenti più emozionanti della ciaspolata. Appena dopo una curva, infatti, il bosco si apre in una radura estremamente panoramica dove lo sguardo abbraccia Antelao e Sorapiss in lontananza e più vicini i Lastoi del Formin e la Croda da Lago. Spicca anche la più maestosa delle Cinque Torri, verso ovest. Il rifugio Cinque Torri, 2137 mslm, generalmente chiuso, è ormai conquistato: in pochi minuti, tuttavia, si può raggiungere il rifugio Scoiattoli che, pur essendo sulle piste da sci, offre una visione impagabile. Da qui, infatti, si coglie il profilo più interessante delle Cinque Torri e si osservano le Tofane ed il Lagazuoi. Cena in rifugio. Per la discesa seguiremo lo stesso itinerario fatto in salita.