Si lascia il rif. Giaf (1400 m. slm.) incamminandosi verso NO lungo il sentiero pianeggiante contrassegnato dal segnavia 346, che porta in breve al greto di un ruscello ed inizia la salita affrontando il tratto a fondo ghiaioso che sale verso Forcella Scodavacca. Abbandonato tale percorso dopo poche decine di metri, s’imbocca, verso destra, la deviazione per il Cason dal Boschet (segnavia 340). Il sentiero si snoda inizialmente attraverso un bel bosco di abeti e larici, aggirando verso NE le pendici del Monte Boschet. Lentamente si scopre alla vista l’intera verdeggiante valle di Forni. Si risale il crinale, mentre la vegetazione si dirada e la fatica si fa un po’ sentire, in special modo affrontando la salita nelle ore più calde. A quota 1600 una fontanella lascia cadere poche gocce d’acqua sulle zolle verdissime e distoglie per un attimo dall’impegno della salita. Si è quasi in cima. Si percorrono le ultime balze erbose, mentre il bosco riacquista consistenza ombreggiando il tratto finale, che permette di raggiungere i 1700 m. del pianoro erboso sommitale.
Superata la parte più impegnativa dell’anello, ci si può rifocillare godendo dell’ampissima vista. Ripresa la via, i colorati riferimenti segnaletici portano ad oltrepassare il “Cason dal Boschet”, sicuramente utile in caso di temporali. Inizia qui la parte più suggestiva e meno nota del percorso. Si affrontano le cenge erbose pianeggianti che solcano il versante SO del Monte Boschet, le quali, assieme alle tracce del vecchio sentiero, sono state ripulite dai mughi che le avevano sommerse. Dopo alcune centinaia di metri, aggirando un costone, appaiono all’improvviso la rossastra sagoma verticale della Torre Spinotti e il geometrico intaglio della Forcella Scodavacca. Di fronte, le guglie dei Monfalconi sembrano ancora più suggestive del solito, nella nuova inquadratura. Si percorre l’intero costone dominante il Rif. Giaf superando alcuni colatoi di slavine. Dove il bosco riprende il sopravvento sui mughi si ritrova il sentiero 346 (1600 m. slm). Lo si segue per alcune centinaia di metri in leggera salita, innalzandosi sino a quota 1660. A questo punto il segnavia invita a prendere a sinistra e s’inizia l’attraversamento in direzione S della zona denominata “Las Busas di Giaf”. Una serie di infossature erbose ricche di fiori e piante di ogni specie fanno da cornice. Si guadagna ancora un po’ di quota sino all’incrocio con il sentiero 354 (1715 m. slm). La Forcella da Las Busas ci sovrasta con i suoi ghiaioni, mentre, seguendo il sentiero 354 verso E, si ridiscende un po’ verso il rifugio, il cui tetto sovente s’intravede fra la vegetazione. A quota 1690, sempre seguendo le indicazioni sulle rocce, si prende decisamente a destra verso il costone roccioso dominato dalla Torre di Forni. L’intaglio fra due spuntoni di roccia che si notano di fronte a noi (1700 m. slm.) è il nuovo punto di riferimento. Esso costituisce un vero sipario fra due scenari diversi. Alle spalle si lascia l’imponente massiccio del Cridola, digradante fino al Boschet, ed il sentiero appena percorso, che appare nettamente intagliato in mezzo alla vegetazione. Di fronte la vista si apre sulle pendici dei Monfalconi, sulla Forcella Urtisiel e, più distante, verso Cimacuta e le altre cime contornanti la valle di Forni. Oltrepassato l’intaglio, si affrontano con cautela gli stretti tornanti ricavati sul ripido pendio ed attrezzati con una funicella fissa, quindi, seguendo un tratto ancora ricavato fra i mughi, si raggiunge il sentiero 342 (verso Forcella dal Cason e Bivacco Marchi Granzotto). Lo scenario di fronte si è aperto verso la verdissima zona delle malghe e delle Alpi Carniche. In primo piano Varmost, più lontana Tragonia, di cui si può scorgere il tetto della casera, sullo sfondo le moli imponenti del Clap Savon e del Bivera. Si prosegue in discesa lungo un’infossatura fra i mughi, onnipresenti, sino ad incrociare, a quota 1680, il sentiero 361 (verso Forcella Urtisiel e gli itinerari “Truoi dai Sclops ). Da qui Il tranquillo avvicinamento finale al rifugio.
Salita m | Discesa m | Distanza km | Difficoltà | Tempi ore | Carta Tabacco | Accompagnatori |
800 | 800 | 10 | E | 4.30-5.00 | 02 | Bruno Tiozzo |